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Bando per le giovani band, ecco come si potrebbe evitare di far pagare

Ursomando: "C'è un regolamento. In questa città la cultura è solo passerella"

“Se venisse applicato il regolamento sugli artisti di strada, approvato dal Consiglio Comunale nel 2015, si riuscirebbe ad eliminare i costi richiesti dal Comune". È questa la posizione di Edgardo Ursomando, oggi commissario provinciale dei Verdi ma che all'epoca fu tra i proponenti del regolamento, sul bando CasertAscolta che prevede le spese per Siae e service a carico delle band eventualmente selezionate dall'ente per esibirsi nel capoluogo durante le feste natalizie.

"Il problema - dice Ursomando - è che in questa città la cultura viene intesa esclusivamente come passerella per dare sfogo alla vanità di pochi, che si incensano vicendevolmente con complimenti misti a inchini e riverenze, se la cantano e se la suonano, destinando quei pochi soldi che arrivano a chi gli sta più simpatico, ma di concreto alla città rimane ben poco se non nulla. I riferimenti culturali sono sempre gli stessi, gli artisti sono sempre gli stessi, sono decenni che la proposta ruota sugli stessi nomi provenienti dalla scuderia sempre degli stessi manager. Caserta è chiusa in un loop pseudo-culturale, che di culturale ha poco ma che è invece un'ulteriore vacca da mungere".

Per Ursomando l'idea di base avrebbe anche "un suo principio valido, magari trasformando il CasertAscolta in un contest con dei premi. Niente di nuovo, un format vecchio come il cucco, ma che ancora funziona. Per abbattere i costi - prosegue - sarebbe bastato ricorrere al "Regolamento per Artisti di Strada" approvato in consiglio comunale nel febbraio 2015. Infatti, il predetto regolamento, di cui si è persa ogni traccia e non è reperibile nemmeno sul sito ufficiale del comune di Caserta, qualora fosse adottato e pubblicizzato (così come previsto) avrebbe di fatto messo i giovani artisti o i buskers partecipanti nelle condizioni di limitare o annullarle del tutto i costi richiesti dall'ente. A Ferrara, il Buskers Festival conta ogni anno circa 80.000 presenze, ed è frequentato da sempre da ottimi musicisti. La cultura casertana è al tracollo, avrei molto da dire sulle prossime iniziative, ma per il momento - conclude - preferisco tacere".

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