rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casaluce

Ucciso per uno sgarro a parente di Bidognetti: tre assolti dopo 26 anni

La Corte d'Assise d'Appello ribalta la sentenza dopo nuovo giudizio disposto dalla Cassazione

Assolti Aniello Bidognetti, Raffaele Maccariello e Remolo Simeone ritenuti responsabili di aver preso parte all'omicidio di Giuseppe Della Corte, avvenuto a Casaluce il 29 aprile del 1996. È quanto disposto dalla Terza Sezione della Corte d'Assise di Appello di Napoli investita del nuovo giudizio in merito all'efferato delitto di camorra dopo l'annullamento con rinvio disposto dalla Corte di Cassazione.

Gli imputati, difesi dagli avvocati Emilio Martino (per Bidognetti e Maccariello), Sergio e Arturo Cola (per Simeone) erano stati condannati all'ergastolo in primo e secondo grado. A seguito del ricorso in Cassazione, la Suprema Corte dispose l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello partenopea, ritenendo di dover di nuovo ascoltare i collaboratori di giustizia Luigi Diana, Alfonso Diana e Domenico Bidognetti (reggente della cosca dei omonima negli anni '90) le cui dichiarazioni consentirono di fare chiarezza su mandanti, esecutori materiali e movente riguardo l'omicidio di Della Corte.

Secondo i collaboratori di giustizia il movente dell'omicidio di Della Corte Giuseppe sarebbe stato determinato da un affronto fatto dalla vittima alla nota famiglia camorristica facente capo a Francesco Bidognetti, alias Cicciott e Mezzanotte. Della Corte, infatti, dopo avere importunato la moglie di un parente del pentito, Domenico Bidognetti, si sarebbe fatto consegnare anche dei soldi, minacciando la donna di riferire al marito riguardo una loro presunta relazione. Successivamente il cognato della donna, Remolo Simeone, si sarebbe rivolto a personaggi all'epoca al vertice del gruppo Bidognetti, riferendo loro il comportamento tenuto da Della Corte. Domenico Bidognetti dopo aver ricevuto l'assenso da parte dei vertici del clan avrebbe poi messo a punto e portato a termine, con la complicita' di altri affiliati l'eliminazione di Della Corte.

Dichiarazioni che sono poi risultate essere discordanti ed i pentiti inattendibili tanto da fare sì che la Corte d'Assise di Appello pronunciasse formula assolutoria "per non aver commesso il fatto" nei riguardi di Aniello Bidognetti, Raffaele Maccariello e Remolo Simeone.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso per uno sgarro a parente di Bidognetti: tre assolti dopo 26 anni

CasertaNews è in caricamento