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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Ucciso a colpi di kalashnikov nella guerra di camorra, chiesti 5 ergastoli

Il pubblico ministero ha invocato la pena massima per Setola, Dell'Aversano, Tamburrino, Mario e Francesco Cavaliere. Pene più basse per i collaboratori di giustizia

Cinque richieste di ergastolo e due a 12 anni di reclusione per i collaboratori di giustizia. E' stata questa in sintesi la requisitoria del pubblico ministero della Dda per l'omicidio di Fernando Morza, ucciso dal commando di fuoco del gruppo Bidognetti in via Isonzo a Casal di Principe nel gennaio del 1999. 

Il pm ha invocato la massima pena per Giuseppe Setola, il superkiller del Casalesi; Giuseppe Dell'Aversano, 56 anni di Casal di Principe; Carmine Tamburrino, 45 anni di San Cipriano d'Aversa, libero; Mario Cavaliere, 48 anni di Castel Volturno; Francesco Cavaliere, 59 anni di Casal di Principe. Dodici anni a testa, invece, sono stati chiesti per i collaboratori di giustizia Domenico Bidognetti, alias Bruttaccione, ed Emilio Di Caterino. Il processo riprenderà a fine mese quando ci sarà una prima tranche delle arringhe dei difensori. La sentenza è in programma per metà dicembre. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Paolo Di Furia, Paolo Caterino, Angelo Raucci, Paolo Raimondo, Vincenzo D'Angelo e Mirella Baldascino.

Secondo la ricostruzione della Dda, il delitto venne ordinato da Domenico Bidognetti che insieme a Setola e Dell'Aversano uccise materialmente Morza con colpi di mitragliatrice e kalashnikov. Gli altri avrebbero partecipato curando le fasi organizzative e di segnalazione della vittima. Morza venne ucciso nell'ambito della faida di camorra tra il gruppo dei Cantiello-Diana e la famiglia Bidognetti per l'egemonia criminale sul territorio. 

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