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Cronaca Mondragone

Ucciso sotto casa, l’ombra della camorra: la vittima caduta in una trappola

Ferdinando Longobardi era stato recentemente scarcerato dopo una condanna a 10 anni

È stato ritrovato agonizzante poco distante dalla Chiesa di San Michele Arcangelo a Mondragone, nell’angolo tra  via Rocca dei Dragoni e via Augusto, il 30enne Ferdinando Longobardi, attinto da due colpi di arma da fuoco al torace mentre stringeva tra le mani un coltello. 

Una chiamata ai carabinieri per avvisare che c'era un uomo riverso a terra in una pozza di sangue e poco dopo l'arrivo del 118 il ragazzo è spirato. Una sparatoria in pieno centro poco dopo le 21 di mercoledì, dove le confuse testimonianze dei pochi presenti sono state raccolte dai carabinieri di Mondragone, in un clima di omertà molto forte. 

Ferdinando Longobardi, pregiudicato, aveva scontato una pena di 10 anni di reclusione ed era ritornato in libertà a dicembre scorso. I militari fino alle prime luci del mattino hanno effettuati i rilievi e proceduto a perquisizioni, oltre all’acquisizione dei nastri delle telecamere di videosorveglianza dei vari esercizi commerciali presenti in zona. 

Non si esclude che l'omicidio del 30enne sia da attribuirsi ad una faida camorristica: Longobardi era infatti nipote di un uomo vicino al clan La Torre. Stando a prime ricostruzioni Longobardi sarebbe caduto in una trappola: un ‘amico’ avrebbe citofonato a casa del 30enne chiedendogli di scendere, una volta in strada Ferdinando è stato quindi ammazzato a colpi di pistola.

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