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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Investe ragazzo dopo la lite, 16 anni per Buonanno

Pena dimezzata rispetto alla richiesta della Procura

Sedici anni di carcere. E’ questa la sentenza emessa dal gup Campanaro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico di Giovanni Buonanno, 22 anni di Marcianise, accusato di aver investito ed ucciso, lo scorso 17 febbraio, Modou Diop, 28 anni, senegalese, lungo viale Carlo III a San Nicola la Strada, all'altezza della Rotonda. Una pena dimezzata a fronte di una richiesta di 30 anni per l’imputato (difeso dagli avvocati Massimo Trigari e Mariano Omarto): il giudice per le udienze preliminari (il ragazzo è stato processato col rito abbreviato) ha considerato le generiche equivalenti rispetto all’aggravante dei futili motivi.

Secondo la Procura l’investimento di Diop non era stato accidentale. Buonano, pochi minuti prima, all’altezza del semaforo, aveva avuto un diverbio con la vittima e già in quel occasione, aveva tentato di intimorire Diop, fingendo di investirlo. Poco dopo, aveva fatto ritorno, sempre a bordo della stessa vettura, nello stesso luogo e, attesa la luce verde, aveva puntato Diop accelerando rapidamente e travolgendolo, così provocandone la morte )dopo 2 giorni di ricovero in ospedale) a seguito dei gravissimi traumi e devastanti ferite. Buonanno veniva individuato al termine di una complessa indagine che consentiva di operare la ricostruzione completa della dinamica del fatto.

Fin dal primo intervento sul luogo dell’investimento, gli investigatori acquisivano tutte le registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona. L’esame delle immagini permetteva di individuare il modello di vettura che aveva investito e travolto il pedone, nonché un’altra automobile che viaggiava nel medesimo contesto, evidentemente occupata da amici del conducente della prima. Entrambe le vetture, dopo l’investimento, si erano allontanate dal luogo senza prestare soccorso. Dall’analisi dei tracciati Gps di numerose autovetture che avevano interessato quell’area col traffico di cella nella zona, era possibile individuare cin precisione entrare le auto ed identificare tutti i relativi occupanti, tra i quali Giovanni Buonanno che era alla guida della Fiat Tipo che aveva investito Diop.

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