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Cronaca Casal di Principe

Truffe all'Inps: caccia al patronato che curava le pratiche

Le istanze telematiche delle indennità di disoccupazione inoltrate dalla stessa persona

Cinque tra agenzie pubblicitarie e call center con 96 falsi assunti di cui 78 licenziati che hanno inoltrato richiesta dei sussidi per la disoccupazione all'Inps. Sono i numeri che emergono dall'inchiesta che ha portato in manette 4 persone (C.B., F.M.D.C, A. C. e A. M.) ed a iscrivere nel registro degli indagati ben 30 persone, tra intestatari fittizi delle società e finti dipendenti.

Ma c'è una persona, che gli inquirenti indicano semplicemente come Giampiero, che non è stata identificata e che avrebbe svolto, stando alle indagini, un ruolo importante nella truffa al sistema previdenziale (consumata per 47mila euro e con un danno potenziale da 327mila). Si tratta, ad avviso dei carabinieri che hanno svolto le indagini, di una persona in servizio presso un patronato al quale gli associati o i falsi lavoratori si rivolgevano per la cura di alcuni aspetti delle pratiche relative alle indennità di disoccupazione.

Il burocrate del gruppo, deputato alle varie incombenze propedeutiche all'indebita percezione delle indenntità. E a collegarsi alla rete telematica dell'Inps era sempre lo stesso Ip, nelle stesse date e in un arco temporale ristretto. L'utenza da cui venivano inoltrate le istanze telematiche si agganciava da una cella di Casal di Principe.

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