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Cronaca

Vende l’auto che non è sua in stile ‘Totòtruffa’, a processo ‘Culacchiotto’

Corvino ha intascato 800 euro per una Smart mai posseduta

"Quella macchina esposta è la mia". In questo modo Antonio Corvino, casertano di 42 anni meglio noto con l'alias di Culacchiotto, era riuscito a farsi consegnare da una donna 800 euro come caparra per l'acquisto di una Smart Forfour parcheggiata nel piazzale di un concessionario di Maddaloni. Per questo motivo è stato rinviato a giudizio con l'accusa di truffa. 

Il processo comincerà all'inizio di febbraio del prossimo anno dinanzi al giudice Monocratico Giuseppe Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. 

I fatti contestati a Corvino, difeso dall'avvocato Nello Sgambato, risalgono al maggio del 2018 quando il 42enne diede appuntamento alla vittima, una donna di Santa Maria Capua Vetere, nei pressi di un concessionario di Maddaloni. Le mostrò una delle auto esposte nel piazzale, spacciandola per propria. Prezzo di vendita: 1500 euro. Per formalizzare la proposta la donna gli diede 800 euro come caparra suddivise in due tranches, una da 500 ed una da 300 euro. 

Poi Corvino è sparito con il malloppo. La vittima una volta scoperto il raggiro, in stile 'Totòtruffa', lo ha denunciato avviando il procedimento penale a suo carico.

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