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Cronaca San Nicola la Strada

Truffa sui rifiuti, restituiti 662mila euro a Iavazzi. Un Comune esce dal processo

Sentenza di non luogo a procedere per prescrizione per le vicende riguardanti San Nicola la Strada

Dissequestrati beni per 662.189 euro all'imprenditore Francesco Iavazzi. E' quanto ha deciso il giudice Patrizia Iorio, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha dichiarato la prescrizione per i reati di truffa e falso nei confronti del comune di San Nicola la Strada nel processo sulle pesate dei rifiuti "alterate". 

Il dispositivo è stato letto a margine dell'udienza. Accolta l'istanza del legale di Iavazzi, l'avvocato Gennaro Iannotti. Con la sentenza di non luogo a procedere (i fatti contestati sono avvenuti tra il 2011 e il 2013) il Comune di San Nicola la Strada, costituitosi parte civile, uscirà dunque dal processo non profilandosi più alcun interesse nel proseguire con l'azione penale. I beni di pertinenza della Impresud, di cui Iavazzi è amministratore, sono stati restituiti all'imprenditore.

Il processo riprenderà a dicembre ma solo per le vicende di Caserta e Maddaloni. Con Iavazzi è imputato anche l'ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo.

Secondo l'accusa Iavazzi avrebbe alterato il sistema di pesatura degli automezzi che pervenivano ai due stabilimenti (Impresud ed Ecologia Iavazzi) in modo da attestare una quantità di rifiuti di gran lunga superiore a quelli effettivamente trasportati, con evidente aggravio per le casse comunali. 

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