Sono due le condanne e 4 le assoluzioni pronunciate dalla seconda sezione penale del tribunale di Napoli Nord nei confronti di 6 persone coinvolte nell'inchiesta sulla truffa dei falsi annunci. 

I giudici hanno inflitto 1 anno e 8 mesi a Diego Pagano, 44 anni di San Marcellino, e 11 mesi per Nicola Masucci. Sentenza di non luogo a procedere in quanto già giudicato per lo stesso reato per Nicola Macchione, 33 anni di Trentola Ducenta. Assolti, invece, perché il fatto non costituisce reato Ciro Vespoli, 69 anni di Parete; Antonio Melfi, 27 anni di Parete; e Martina Mottola. Il pubblico ministero aveva invocato la condanna di tutti gli imputati (ad eccezione di Mottola e Macchione) ma hanno retto le tesi dei difensori degli imputati - gli avvocati Fabio Della Corte, Giuseppe Pezone e Michele Annunziatella - che sono riusciti a scardinare le ricostruzioni della Procura. 

L'inchiesta - che portò all'esecuzione di 21 provvedimenti cautelari - fece emergere come il gruppo guidato da G.U. (che ha patteggiato la condanna in sede preliminare) avrebbe truffato giovani vittime, in particolare donne in cerca di occupazione lavorativa che inserivano le proprie richieste su internet fornendo anche il proprio recapito.

Queste venivano contattate telefonicamente dagli indagati che, qualificandosi come dipendenti del sito internet sul quale veniva pubblicato l’annuncio oppure come avvocati o agenti della polizia postale, ingeneravano negli inconsapevoli inserzionisti la falsa rappresentazione di controversie giudiziarie ai loro danni. Gli indagati paventavano loro il rischio di inesistenti sanzioni amministrative e/o penali dovute a presunte irregolarità nell’inserimento dell’annuncio.

Agli inserzionisti veniva prospettata la necessità – per evitare sanzioni – di corrispondere somme di denaro (mediamente ammontanti a 2mila euro) su carte postepay appositamente attivate dagli appartenenti al sodalizio criminale.