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Cronaca

Mazzette al medico per le pensioni di invalidità: 65 rischiano il processo

Il processo ai beneficiari del sostegno rinviato per difetti di notifica

Tre difetti di notifica fanno saltare la prima udienza preliminare nel processo a carico di 65 persone accusate - a vario titolo - di aver beneficiato delle prestazioni di un medico, presidente di una commissione Inps, per incassare gli assegni per le false invalidità.

Il gup Gaudiano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere non ha potuto fare altro che rinviare il processo a dicembre. Sotto accusa sono finiti i beneficiari. Si tratta di persone residenti a Caserta, Aversa, Maddaloni, Capua, Mondragone, San Nicola la Strada, Villa Literno, Casal di Principe, Lusciano, San Cipriano, San Marcellino, Portico, Sant’Arpino, Pignataro, Orta di Atella, Parete, Castel Morrone, San Felice a Cancello, Sparanise, Carinola, Cancello ed Arnone, Frignano, Capriati al Volturno, Capodrise, Teano, Pontelatone, Trentola Ducenta, Tora e Piccilli, Alife, Bellona.

Sono accusate a vario titolo di  corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso insieme ad altre persone. L’Inps ha collaborato proficuamente con fiamme gialle e Procura che ha condotto alla scoperta di un sistema fraudolento che aveva consentito a circa ottanta persone di ottenere falsi riconoscimenti di invalidità. L’istituto ha inviato dalla Direzione generale di un’apposita Commissione medico-legale che ha permesso di revisionare riconoscimenti sprovvisti dei requisiti necessari e di revocare benefici non dovuti.

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Nicola Russo, Paolo Di Furia, Raffaele Carfora, Luigi Corsiero, Mario Griffo, Vincenzo Cortellessa e Gaetano Laiso.

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