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Cronaca Marcianise

Truffa all'Inpdap, dipendente "infedele" torna in Appello

Indennità di servizio a persona inesistente. Da decidere il risarcimento all'Ente previdenziale

Atti nuovamente in Appello per decidere sull'eventuale risarcimento in favore dell'Inpdap. E' quanto ha disposto la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato da Antonio L., 64enne di Marcianise e già dipendente dell'ente previdenziale. 

L'uomo, secondo quanto accertato nel primo grado di giudizio, avrebbe redatto una pratica fasulla di liquidazione di un'indenntità premio di servizio in favore di un soggetto inesistente e per questo era stato condannato per truffa aggravata e falso ideologico. Reati dai quali è stato poi scagionato in Appello con i giudici partenopei che avevano dichiarato la prescrizione delle accuse, con i fatti che si sono verificati nel 2006 tra Caserta e Marcianise. 

Nonostante la prescrizione, però, i giudici d'Appello avrebbero confermato il risarcimento in favore dell'Inpdap, costituitasi parte civile al processo ma senza motivare, ad avviso della Cassazione, in maniera sufficiente le statuizioni in favore della parte offesa.

Per questo la Cassazione ha annullato la sentenza  inviando nuovamente gli atti al giudice civile d'Appello che dovrà pronunciarsi limitatamente agli effetti civili.  

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