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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

Truffa sulle tasse, il Comune ‘complice’ nello scandalo

La Centro Servizi Italia agiva come riscossore senza avere alcun titolo per farlo

La Centro Servizi Italia srl (CSI) agiva come riscossore delle bollette dei cittadini di Maddaloni, pur non avendo alcun titolo per farlo. È il quadro incredibile che emerge dall’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all’arresto nella giornata di ieri di Francesco D’Alonzo e Angelo Calabrò, rispettivamente consulente e amministratore unico del CSI.

Stando all’indagine della procura, la società guidata dai due responsabili non ha versato al Comune di Maddaloni oltre un milione di euro incassati tra il 2011 e il 2017 dagli utenti, per il pagamento della tassa rifiuti e dei canoni idrici, oltre alla gestione dei parcheggi pubblici.

Un illecito reso possibile da quello che doveva essere l’ente controllore, il Comune, che di fatto ha consentito il proseguire per anni della truffa. Il CSI aveva infatti iniziato con il semplice imbustamento e invio delle bollette agli utenti vincendo un bando di gara indetto dall’Ente, finendo poi per occuparsi della riscossione svolta trattenendo illegalmente i soldi dei cittadini sui propri conti per il pagamento delle proprie spettanze, in aperta violazione delle norme di contabilità degli Enti Locali che escludono per il concessionario la facoltà di compensazione. Secondo il pm da parte del Comune “non c’è stata contestazione di tale comportamento illegittimo, che di fatto lo ha avallato”. Al momento non vi sono indagati tra i dipendenti comunali.

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