Truffa in Comune: manda certificato di 'malattia' ma viene trovato a lavorare nel bar

Nella stessa giornata risultava essere al Comune di Casal di Principe per svolgere la mansione di LSU presso il settore Ambiente e Lavori Pubblici e contemporaneamente impegnato a servire i clienti nel bar che, di fatto, gestiva in via Vaticale (legalmente intestato alla moglie) oltre che a casa in malattia.

E’ uno degli elementi più particolari emersi dagli atti dell’indagine che hanno portato i carabinieri della compagnia di Casal di Principe ad iscrivere nel registro degli indagati 44 persone nell’ambito di un’inchiesta per la truffa al Comune.

L'illecita condotta è stata contestata dalla Procura della Repubblica a Mario P., 67 anni, impiegato negli uffici comunali casalesi come LSU fino al 31 gennaio 2021 per poi esser stabilizzato ed assunto come dipendente. Mentre la stabilizzazione del lavoro socialmente utile era in itinere lo erano anche le condotte di truffa aggravata e falso in danno sia del Comune che dell'INPS.

Numerosi controlli dei militari hanno permesso di acclarare il meccanismo di assenteismo sistematico di cui si era reso protagonista l’uomo. La mattina si recava in Comune per attestare la sua presenza attraverso il rivelatore digitale; poi usciva dal Municipio senza 'strisciare' l'uscita per recarsi al bar nello stesso arco orario. Quando la gestione dell'esercizio commerciale si faceva problematica il 67enne prendeva dei giorni di malattia. I carabinieri lo sorpresero intento a servire i clienti al bancone del suo bar mentre doveva essere a casa malato.

Documentata l'illecita condotta dal mese di maggio 2021 fino al novembre 2021 è emerso che tale condotta ha fruttato a Mario P. una indebita percezione di 2131 euro in relazione a 216 ore di integrazione oraria fittiziamente svolta.