rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Truffa in Comune, no al sequestro bis di 70mila euro

La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura

No al sequestro bis delle somme incassate dai Lavoratori Socialmente Utili del Comune di Casal di Principe e provento di un'ipotizzata truffa ai danni dello Stato. La Seconda Sezione della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Sostituto Procuratore Giovanni Corona del tribunale di Napoli Nord contro l'annullamento del decreto di sequestro preventivo disposto dalla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in composizione collegiale presieduta da Giovanni Caparco, in funzione di Riesame Reale.

Per 15 lsu non saranno quindi oggetto di sequestro circa 70.000 euro dei 168.000 ritenuti dalla Procura normanna indebitamenti percepiti. Si tratta delle somme di Giuseppe Capoluogo, Valerio Caterino, Luigi Ferraiolo, Vincenzo Iaiunese, Pasquale Massaro, Federico Monopolio, Biagio Russo, Salvatore Vitale, Mario Quadrano Iavarazzo, Gaetano Simeone, Giuseppe Di Filippo, Giuseppe Fontana, Giuseppe Di Girolamo, Giuseppe Palmieri, Salvatore Leonetto Petrillo.  

I 15 vennero coinvolti insieme ai dirigenti comunali Francesca Nugnes, Enrico Pignata, Giovanni Palmiro Cosentino, Vincenzo Cenname oltre al primo cittadino Renato Natale e la sua giunta nell'inchiesta della Procura di Napoli Nord in merito ad anomalie nella programmazione e registrazione dei servizi degli lsu nonché in merito ad illecite retribuzioni corrisposte a costoro.

L'attività investigativa, diretta dalla Procura normanna e condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casal di Principe, ha consentito l'iscrizione nel registro degli indagati di 44 persone tra lsu, funzionari comunali, primo cittadino e giunta comunale. Secondo gli inquirenti l'amministrazione comunale avrebbe erogato in modo illegittimo somme di denaro per ore di lavoro mai prestate che venivano comunicate dagli stessi lavoratori socialmente utili ai loro referenti senza un effettivo controllo sia delle presenze che delle prestazioni rese. Un escamotage secondo la ricostruzione della Procura che avrebbe consentito il conseguimento di somme indebitamente percepite dagli lsu pari a circa 168.000 euro.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nicola Ucciero, Marco Schiavone, Bernardo Diana, Gianluca Corvino, Mirella Baldascino, Amalia Caliendo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffa in Comune, no al sequestro bis di 70mila euro

CasertaNews è in caricamento