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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Prova a 'dirottare' il bonifico con una mail trappola e viene condannato

Ha provato ad intascare 50mila dollari che dovevano andare ad una gioielleria toscana

Ha provato a truffare un cliente di una gioielleria ma è stato beccato, denunciato e poi condannato prima dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, poi dalla Corte di Appello di Napoli e quindi confermata Cassazione. La truffa in questione si chiama 'man in the mail' ed avviene intercettando corrispondenze fatte via mail per arrivare ai codici Iban, e poi sostituirli nel momento in cui bisogna effettuare un pagamento. In questo caso però il tentativo non è fortunatamente andato a buon fine.

La vicenda riguarda una vendita effettuata on line da un’oreficeria toscana, per un controvalore di 50mila dollari. Ad un certo punto al venditore era pervenuta una mail in cui veniva indicato un diverso Iban per il pagamento rispetto a quello indicato in fattura. Il compratore aveva chiesto maggiori informazioni all’oreficeria, che immediatamente aveva contattato il cliente per informarlo di non aver mai mandato la mail. A seguito di accertamenti era poi risultato che il conto corrente, indicato nella mail truffaldina, era intestato ad un’azienda agricola riconducibile ad un 60enne di San Cipriano d’Aversa. 

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