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Cronaca Villa Literno

Assicurazioni false vendute coi call center: 33 rischiano il processo

Il sistema perfetto della banda dei fratelli Catena ha fatto cadere nella rete 115 persone. Le offerte sponsorizzate online su siti di agenzie 'fittizie'

Avrebbero venduto polizze assicurative online utilizzando tanto di call center ma era tutta una truffa. Questa l'accusa a carico di 33 persone per le quali il pubblico ministero Daniela Pannone della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha dichiarato, dopo oltre un anno dagli arresti, la chiusura delle indagini preliminari.

Rischiano il processo i fratelli Federico e Dionigi Catena, 37 e 31 anni di Villa Literno, ritenuti a capo del sodalizio criminale. Con loro potrebbero finire a giudizio Salvatore Piccerillo, 43enne di Macerata Campania; Vittorio Alfiero, 39 anni di Villa Literno; Andrea Alfiero, 38 anni di Castel Volturno; Antonio Di Dona, 33 anni di Villa Literno; Mouzhir Ayoub, 24 anni di Villa Literno; Yakoub Mouzhir, 22 anni di Villa Literno; Giuseppe Caterino, 25 anni di Villa Literno; Dario Santoro, 52 anni di Santa Maria Capua Vetere; Davide Della Corte, 43 anni di Villa Literno; Tammaro Della Corte, 48 anni di Villa Literno; Francesco Pacia, 40 anni di San Marcellino; Nicola Di Tella, 50 anni di Casaluce; Marco Catena, 27 anni di Villla Literno; Michele De Rosa, 24 anni di Villa Literno; Antonio Verone, 24 anni di Villa Literno; Virginia Ranieri, 27 anni di Cineto Romano; Giuseppe Catena, 41 anni di Villa Literno; Vincenza Castellari, 49 anni di Capodrise; Marcello Bentenuto Paolella, 43 anni di Falciano del Massico; Giacomo Paolella, 28 anni di Falciano del Massico; Anna Angelino Mangiapelo, 29 anni di Sant'Antimo; Filomena Di Marino, 42 anni di Giugliano; Alberto Cataneo, 32 anni di Capua; Pietro Ponticelli, 33 anni di Trentola Ducenta; Mario Corvino, 60 anni di Casal di Principe; Raffaele Lucariello, 37 anni di Teverola; Emilia Potenza, 61 anni di Villa Literno; Alfredo Ciliento, 26 anni di Villa Literno; Francesco Saggiomo, 56 anni di Napoli; Mario Pietropaolo, 23 anni di Mondragone, Massimo Palmacci, 47 anni di Torino. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Michele Di Fraia, Domenico Della Gatta, Luca Viggiano, Felice Belluomo, Enrico Iascone Maglieri, Renato Jappelli, Agostino D'Alterio, Tommaso Beneduce, Marco Ucciero, Giacomo Cassandro, Enrico Tardy, Antonio Massimo Grillo, Giuseppe De Rosa e Tammaro Diana.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il gruppo guidato dai fratelli Catena aveva messo in piedi un sistema quasi perfetto. Attraverso siti internet venivano pubbicizzate agenzie di assicurazioni 'fittizie'. Una volta che il cliente interessato abboccava all'esca delle vantaggiose offerte veniva contattato da call center, creati e gestiti ad hoc. A quel punto la truffa era completa. Sono almeno 115 gli episodi di truffa contestati nell'imputazione per la quale la procura si prepara a chiedere il giudizio.

I proventi dei reati di truffa erano successivamente reinvestiti (ostacolando, dunque, l'identificazione della loro provenienza delittuosa) attraverso la predisposizione e l'attuazione di un articolato meccanismo, consistito nel far transitare il denaro accumulato quale corrispettivo dei contratti di assicurazione Rca falsi su diverse carte postpay intestate a prestanome (nel corso delle indagini ne venivano identificati almeno 280). Questi ultimi poi, nel ruolo di "monetizzatori", con cadenza quotidiana prelevavano somme di denaro contante che, in minima parte erano redistribuite tra i sodali sotto forma di compenso fisso o a percentuale e, nella restante e più cospicua parte, restavano nella disponibilità dei vertici dell'associazione, che lo reinvestivano attraverso la costituzione e/o il finanziamento di una serie di società agli stessi riconducibili, sovente attraverso la schermatura di intestatari fittizi.

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