"Nonno prestami 1000 euro" ma è una truffa, 7 condanne
La Cassazione respinge il ricorso della banda: decine di anziani raggirati
Truffe agli anziani nel casertano. Per questo motivo sono state condannate in via definitiva 7 persone componenti di una banda specializzata nelle truffe.
La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi degli imputati che avevano impugnato la sentenza, con patteggiamento, pronunciata dai giudici di Santa Maria Capua Vetere. La Suprema Corte ha confermato le condanne per: Vincenzo Varriale, 39 anni, condannato a 5 anni; Antonio Perrotta, di 38 anni, condannato a 2 anni e 10 mesi; Vincenzo Giannetti, 21 anni, condannato a 3 anni; Ciro Ruggiero, 23 anni, condannato a 3 anni; Salvatore Panaro, 38 anni, condannato a 2 anni e mezzo; Giuseppe Cardillo, 27 anni, condannato a 2 anni; Giuseppe Turco, 36 anni, condannato a 2 anni ed 8 mesi.
I sette vennero coinvolti in un'inchiesta dei carabinieri di Caserta che portò a diversi arresti nel 2017. Secondo quanto appurato dagli organi inquirenti le vittime, dopo essere state individuate, venivano contattate telefonicamente da un interlocutore che si presentava come un parente - rivolgendosi con l'appellativo di zio o nonno - che annunciava l'arrivo di un corriere cui corrispondere una somma tra 1000 e 3000 euro.
Successivamente il finto corriere recapitava il pacco - contenente bagnoschiuma o calzini - e prelevava la somma di denaro. Talvolta, in cambio del plico, gli indagati ricevevano anche degli oggetti in oro. Complessivamente sono state scoperte circa 37 truffe commesse dalla banda.