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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Capua

TRUFFE AGLI ANZIANI La 'mente' dopo il colpo: "Che schifo di giornata, solo 300 euro"

La banda era riuscita a estorcere soldi e fede nuziale ad una anziana signora

Un metodo ben studiato, tanto da consentire al gruppo di compiere in meno di due anni quasi 90 colpi. È il sistema di “truffe porta a porta” messo in piedi dalle 8 persone finite in manette (5 in carcere e 3 agli arresti domiciliari) pochi giorni fa grazie ad una operazione dei carabinieri della Compagnia di Caserta.

IL METODO DELLA BANDA

L’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere, anche grazie alle intercettazioni, ha fatto emergere il modus operandi della banda: i truffatori si fingevano parenti delle vittime e, inscenando la consegna di un “pacco urgente” da parte di un corriere, forzavano le anziane vittime a consegnare soldi e gioielli al finto corriere, anch’egli membro dell’associazione a delinquere. In cambio nelle scatole erano stati piazzati calzini e bagnoschiuma, come emerso dalle indagini.

SOLDI E FEDE NUZIALE DALL’ANZIANA VITTIMA

Particolare risalto viene dato dagli inquirenti ad una truffa realizzata nel febbraio 2017 ai danni di una anziana signora 74enne, residente a Capua, Assunta P. Ad organizzare la truffa dalla ‘centrale’ Edgardo e Raffaele Altamura, mentre come esecutori materiali il gruppo si era servito di Vincenzo Spera e Francesco Palladini. L’addetto alla ‘centrale, in questo caso Raffaele Altamura, ricorreva al collaudato sistema di approccio, rivolgendosi alla persona anziana con appellativi come “nonna”, facendosi in modo che fosse la stessa vittima a suggerire il nome del familiare del quale credeva di riconoscere la voce, in questo caso “Gerardo”.

Ottenuta l’informazione, Altamura fingendosi il nipote paventava l’impossibilità nel ricevere un importante pacco, contenente “una centralina per il mio computer”, affidando così ad Assunta P. il compito di recuperare la merce, consegnata da un fantomatico corriere, dietro il pagamento di 800 euro. La stessa vittima fa presente al finto corriere, Edgardo Altamura, di non avere con sé tutti quei soldi. “Mi ha detto 300, no 800 – si sente nell’intercettazione disposta dai carabinieri sui telefoni della banda– io in questo momento non ce l’ho”.

Il “nipote” quindi richiama l’anziana da truffare e la convince a dare in pegno la fede nuziale. “Ci possiamo dare in pegno qualche oggetto d’oro per apparare i soldi, poi io gli porto i soldi e lui mi dà gli oggetti indietro”. Altamura prosegue il pressing e convince l’anziana a consegnare soldi e fede al corriere complice.  

Successivamente Edgardo Altamura commenta utilizzando la sua utenza personale i risultati della giornata di “lavoro” con la compagna Anita, lasciandosi andare per un ‘bottino’ ritenuto troppo magro: “Mamma mia che schifo trecento euro questa giornata, mamma mia”.

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