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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Parete

21 ARRESTI La finta inchiesta della procura per ‘spillare’ i soldi alla vittima della truffa

Nel mirino dell’organizzazione criminale gli annunci online di ripetizione scolastiche

La procura di Torino l’aveva sottoposta ad indagini per frode fiscale e truffa. Era questa la motivazione adottata da Gilda Ucciero per farsi addebitare su una carta postepay di un complice i soldi dell’ennesima truffa messa in atto dalla banda sgominata dai carabinieri di Parete.

IL MODUS OPERANDI

L’organizzazione criminale dedita alla truffa è finita nel mirino della procura di Napoli Nord nei giorni, quando 21 persone sono state raggiunte dall’ordinanza di arresto, 8 in carcere e 13 ai domiciliari. Le 79 truffe documentate dalle indagini dei carabinieri hanno tutte un modus operandi simile: la Ucciero chiama le vittime presentandosi a volte come dipendente del sito e altre come avvocato o agente della Polizia Postale. La leader del sodalizio criminale quindi convinceva le vittime a pagare somme di circa 2mila euro per evitare presunte sanzioni amministrative o penali dovute a controversie giudiziarie attivate nei loro confronti per presunte irregolarità connesse all'inserimento dell'annuncio.

LA FINTA INCHIESTA DELLA PROCURA

È il caso della truffa ai danni di Francesca B., di Milano. La ragazza viene contatta dalla Ucciero in merito ad annuncio “irregolare” per ripetizione scolastiche pubblicato dalla vittima sul noto portale ‘Vivastreet’. La “lady truffa” che dà il nome all’inchiesta della procura normanna si presenta quindi come Paola De Vivo, legale del sito, e comunica alla vittima che la procura di Torino l’ha sottoposta ad indagini per frode fiscale e truffa a causa della mancata indicazione della partita Iva nell’annuncio.  La Ucciero invita quindi Francesca a versare la somma di 2490 euro per risolvere la vicenda. I soldi arrivano effettivamente su una carta postepay intestata a Salvatore Ferrara, membro dell’organizzazione finito in manette nell’inchiesta. La vittima paga 1490 euro in un’unica ricarica.

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