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Cronaca

"Troppo caldo, rischio nuovi tornado". Arriva l'allarme dell'esperto del Cnr

Fenomeni di questo tipo potrebbero capitare con maggiore frequenza nei prossimi tempi

La tromba d’aria che lunedì sera ha colpito i comuni a sud del Capoluogo, in particolare San Nicola la Strada, Capodrise e Recale, potrebbe non essere un fenomeno unico e sporadico. A lanciare l’allarme all’Agi è Antonello Pasini, climatologo dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr, che rivela come “in Italia siamo alle soglie della temperatura di innesco di fenomeni atmosferici violenti, che saranno molto più intensi”.

LA RICERCA

Una ricerca condotta col collega Mario Marcello Miglietta e pubblicata su Scientific Reports dimostra come “nel Mediterraneo siamo in presenza di una forte sensibilità di questi fenomeni alla temperatura del mare, e che la loro intensità non cresce gradualmente, ma è destinata ad aumentare in modo più rapido una volta superato un certo valore di temperatura (cioè in maniera non lineare, diremmo noi fisici). In generale, alcune zone del nostro Paese hanno probabilmente già raggiunto la soglia di innesco di temperatura del mare per fenomeni molto violenti. Va precisato ancora, comunque, che non abbiamo analizzato il possibile aumento del numero di tornado in Italia, ma solo la loro violenza”.

In questo senso, prosegue Pasini, "è emerso che l'aumento della temperatura del mare dovuta al riscaldamento globale farà sì che questi sistemi (almeno quelli generati come trombe marine, che rappresentano una parte significativa di quelli registrati in Italia), quando si manifestano, divengano più violenti". Questi fenomeni, insomma, non sono casuali, ma si inquadrano nel più generale problema del riscaldamento globale. E per l'Italia non è una buona notizia: "Noi siamo particolarmente esposti - avverte Pasini - perché subiamo sempre più frequentemente l'arrivo di anticicloni africani che alzano le temperature anche di diversi gradi oltre la media del periodo. Mentre l'anticiclone delle Azzorre, che contribuiva a rendere mite il nostro clima anche in estate (il famoso "clima mediterraneo") di fatto è spazzato via dall'aria calda africana, non c'è più. Non a caso da noi il riscaldamento globale è il doppio della media del pianeta: se negli ultimi decenni la temperatura si è alzata di circa un grado, in Italia abbiamo due grado in più. Anche per questo assisteremo a fenomeni sempre più intensi, che eravamo abituati a vedere sulle coste americane, anche qui da noi".

IL PERCORSO

Alcuni appassionati di metereologia che hanno creato una pagina Facebook denominata "Stazione meteorologica di Arienzo", hanno invece realizzato il presunto percorso del tornado di categoria F2 che ha colpito il casertano lunedì sera. “Evidenziato nel rettangolo – spiegano gli autori della mappa - la zona in cui si ha certezza che i danni sono stati causati dal fenomeno vorticoso mentre le zone evidenziate dalla linea sono verosimilmente ascrivibili al suddetto fenomeno ma non con assoluta certezza”.

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