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Cronaca Casal di Principe

Triplice omicidio di camorra: Sandokan sceglie l'abbreviato per la prima volta

Il capoclan dei Casalesi opta per il rito alternativo nel processo per il delitto dei Diana e di Cantiello

C'è una prima volta per tutto. Una regola che vale per chiunque anche per un boss del calibro di Francesco Schiavone, detto Sandokan, che ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato per il triplice omicidio Luigi Diana, Nicola Diana e Luigi Cantiello, avvenuto nel 1983. E' la prima volta che il capoclan dei Casalesi chiede il giudizio alternativo. 

Nel corso dell'udienza celebrata nei giorni scorsi dinanzi al gup Vinciguerra del tribunale di Napoli, Schiavone ha preso la parola in aula in videocollegamento dal carcere di Parma per chiedere ai propri legali - gli avvocati Mauro ed Elisabetta Valentino - di invocare il rito abbreviato. Una scelta che può essere interpretata come segno di stanchezza. Il boss, ormai prossimo ai 69 anni e con decine di processi alle spalle molti dei quali conclusi con ergastoli, sembra essere ormai logorato dalle lungaggini dei dibattimenti durante i quali si è spesso difeso professandosi innocente.

Anche per il triplice omicidio, avvenuto ormai 40 anni fa, Sandokan in sede di interrogatorio ha riferito di non ricordare nemmeno il fatto di sangue per il quale è imputato insieme al collaboratore di giustizia Giuseppe Pagano. Si torna in aula a inizio aprile per la requisitoria del pubblico ministero della Dda. 

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