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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Torture in carcere, Radio Radicale può trasmettere il processo agli agenti

La Corte d'Assise scioglie la riserva e consente la pubblicazione delle registrazioni

Radio Radicale potrà trasmettere le registrazioni delle udienze del processo sulla presunta mattanza in carcere per la quale sono sotto processo 105 imputati, tra agenti, funzionari del Dap e due medici. Lo ha disposto la Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello, che ha sciolto la riserva in seguito all'istanza presentata da alcuni difensori degli imputati.

La trasmissione delle registrazioni era stata sospesa. Ad avviso dei difensori la trasmissione delle udienze integrali avrebbe inficiato la genuinità delle dichiarazioni rese in aula dai testimoni con il rischio che fosse violato il diritto di difesa, permettendo a testimoni non ancora sentiti di ascoltare le parole dette da altri testimoni e dunque rendere dichiarazioni in aula preparate e non spontanee.

Ma per la Corte, che ha rigettato la richiesta, la compressione del diritto di difesa lamentata dal legale, è solo "ipotetica e non attuale", mentre un eventuale divieto di pubblicazione rappresenterebbe una lesione "concreta e ingiustificata", dunque attuale, del diritto di cronaca e del diritto della collettività ad essere informati, corollari della libertà costituzionale di manifestazione del pensiero, su un processo che ha "destato allarme sociale" e della cui "rilevanza non stiamo qui a soffermarci". Peraltro, ha osservato nell'ordinanza di rigetto il presidente della Corte Donatiello, ci sono anche altri mezzi di comunicazione attraverso i quali si possono pubblicare le risultanze delle singole udienze, come "siti internet e articoli di giornale".

Il presidente ha poi evidenziato come le deroghe al principio generale di pubblicità dei processi sono indicate in modo tassativo dalla legge (quando la pubblicità può nuocere al buon costume, alla pubblica igiene, quando si tratta di notizie da mantenere segrete nell'interesse dello Stato, quando avvengono da parte del pubblico manifestazioni che turbano il regolare svolgimento delle udienze ovvero quando è necessario salvaguardare la sicurezza di testimoni o di imputati), e ciò sia se si considera la normativa nazionale che quella europea consacrata nella Cedu".

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