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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Torture in carcere, Procura 'propone' 32 patteggiamenti per gli agenti

Mossa a sorpresa dei pm sulle posizioni 'marginali'. Ammesse tutte le parti civili, resta da sciogliere il nodo sul Ministero quale responsabile civile

Mossa a sorpresa della Procura di Santa Maria Capua Vetere nel corso dell'udienza preliminare a 108 agenti della polizia penitenziaria accusati dei pestaggi avvenuti all'interno della casa circondariale Francesco Uccella il 6 aprile del 2020. 

Il procuratore aggiunto Alessandro Milita - che sostiene l'accusa insieme ai pm Daniela Pannone ed Alessandra Pinto - ha proposto 32 richieste di patteggiamento nei confronti di altrettante posizioni, considerate marginali, per le quali sono state 'avanzate' pene piuttosto contenute. Adesso la palla passa nelle mani dei difensori che potranno aderire o meno alla proposta di patteggiamento, su cui sarà incentrata l'udienza del prossimo 15 febbraio. 

Intanto, il gup Pasquale D'Angelo ha sciolto la riserva sull'ammissione delle parti civili. Saranno 88 tra associazioni, garanti, Asl e detenuti vittime del pestaggio. Ammessa la costituzione di parte civile del Ministero della Giustizia, del Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma e del Garante della Regione Campania Samuele Ciambriello. Entro la prossima udienza, prevista per martedì 8 febbraio, vi è tempo, sia per i Garanti che per le associazioni ammesse quali parte civile, per chiedere la citazione del Ministro della Giustizia nella qualità di responsabile civile. L'iter giudiziario coinvolge 108 indagati ai quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di abuso di autorità, tortura, lesioni e falso in atto pubblico.

Si torna in aula la prossima settimana. Tra gli avvocati che difendono i detenuti vittime delle aggressioni ci sono: Carmine D'Onofrio (tra i primi a depositare una denuncia per uno dei detenuti facendo avviare l'indagine), Luca Viggiano, Goffredo Grasso, Fabio Della Corte, Giuseppe De Lucia, Gennaro Caracciolo, Ferdinando Letizia, Marco Argirò, Pasquale Delisati, Andrea Balletta e Giovanni Plomitallo. Si è costituita anche l'Asl di Caserta con l'avvocato Marco Alois e l'avvocatura dello Stato per il Ministero della Giustizia.Tra i difensori degli imputati sono impegnati - tra gli altri - gli avvocati Giuseppe Stellato, Mariano Omarto, Vittorio Giaquinto, Carlo De Stavola, Raffaele Costanzo, Angelo Raucci, Roberto Barbato, Dezio Ferraro, Elisabetta Carfora, Domenico Di Stasio, Valerio Stravino, Gerardo Marrocco, Massimo Trigari, Luca Di Caprio, Mario Corsiero, Rossana Ferraro, Ernesto De Angelis, Claudio Botti, Vitale Stefanelli, Michele Spina, Fabrizio Giordano, Raffaele Russo, Valerio Alfonso Stravino, Antonio Leone, Domenico Pigrini, Ciro Balbo, Dario Mancino, Natalina Mastellone, Gabriele Piatto, Massimiliano Di Fuccia, Carlo De Benedictis, Rosario Avenia, Domenico Scarpone, Eduardo Razzino e Nicola Russo. 

"Riconosciuta la piena legittimazione della nostra costituzione. Il Giudice ha ritenuto giusti e validi gli argomenti esposti nonostante le numerose opposizioni sollevate e argomentate dai difensori degli imputati. Mi sento di apprezzare la serenità e il senso di giustizia che con questa decisione ha dimostrato il gup, nei cui confronti devo esprimere la mia ammirazione e gratitudine. Continueremo nel nostro impegno, con la responsabilità di sempre, a lavorare per il garantismo e per l'affermazione della verità e della giustizia rispetto a questa dolorosa vicenda". Così Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania, commentando l'ammissione a parte civile nell'iter giudiziario sulle violenze avvenute nell'aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

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