rotate-mobile
Cronaca Castel Volturno

Sesso e corruzione in Comune, svolta per il geometra

Verazzo torna libero, accolto il ricorso al Riesame

Dagli arresti domiciliari alla libertà. Nella tarda serata di venerdì al geometra Giuseppe Verazzo, 51enne di Castel Volturno coinvolto nello scandalo dei permessi a costruire nel Comune castellano, è stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

Il Tribunale del Riesame ha accolto l'istanza dell'avvocato Ferdinando Letizia disponendo la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari restituendo la libertà a Verazzo. La figura del geometra di Castel Volturno, con un passato di collaborazioni con l'UTC del Comune castellano come tecnico esterno, è emersa nell'attività di indagine avviata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nel 2016 su segnalazione di un privato cittadino che evidenziò un diffuso sistema corruttivo che coinvolgeva il personale addetto all'Ufficio Tecnico, alcuni dipendenti sono comunali ed il personale della polizia municipale castellana. 

L'ufficio comunale veniva usato come alcova per prestazioni sessuali costituenti contropartite per il rilascio di autorizzazioni amministrative e permessi a costruire. In particolare il dirigente dell'Ufficio Tecnico Carmine Noviello ed il dipendente comunale di tale ufficio Antonio Di Bona ottenevano in modo sistematico soldi e favori per rilasciare atti e permessi. Nello specifico Di Bona si faceva pagare 'in natura' da vari soggetti che richiedevano  il suo intervento nelle vicende edilizie spesso proprio all'interno della casa comunale. Si servivano di un professionista privato, Verazzo, per dare credibilità ad ogni cosa. Anche il personale della polizia municipale ebbe il suo ruolo nella vicenda: il comandante Luigi Cassandra ed il maresciallo Francesco Morrone avrebbero omesso di procedere ai sequestri quando emergevano illegittimità edilizie inviando false comunicazioni all'autorità giudiziaria competente rispondendo così del reato di abuso di ufficio e falso in atto pubblico. Sotto la manna della Procura samaritana finirono anche Rosario Trapanese, dirigente dell'Italian Maritime Academy Tecnologies di Castel Volturno, ed il tecnico comunale Giuseppe Russo. Ben 25 gli indagati  che tra riti abbreviati, scarcerazioni e patteggiamenti tirano le somme di una vicenda che li vedeva protagonisti consapevoli di un sistema clientelare e corruttivo dove ciascuno otteneva vantaggi personali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sesso e corruzione in Comune, svolta per il geometra

CasertaNews è in caricamento