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Cronaca Portico di Caserta

Camorra, testimone-chiave non si presenta al processo: nominato un perito

Il medico dovrà verificare la capacità fisica dell’uomo citato in tribunale

I giudici della terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Giuseppe Meccariello) hanno nominato un perito che dovrà valutare la capacità fisica di un testimone-chiave del processo che vede imputato il boss di Portico Antonio Bifone, l’avvocato di Aversa Giuseppe Stabile e due imprenditori, Antonio D’Amico e Pietro Vaiano, sotto indagine per il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico. 

Il testimone, citato in tribunale dalla Dda, ha inviato un certificato medico in cui afferma di avere un problema alla lingua che non gli permetterebbe di testimoniare in aula e per questo motivo è stato nominato un medico che dovrà verificare se ciò sia attendibile o meno. 

Secondo l’accusa, l’avvocato Stabile, attualmente detenuto nel carcere di Sassari, era il referente del clan presso degli uffici giudiziari napoletani, invece D’Amico e Vaiano erano gli imprenditori interessati alla costruzione della zona industriale del Comune di Portico su cui erano proiettati gli interessi del clan. L’udienza è stata aggiornata a metà dicembre, quando il perito nominato dovrà riferire sulla visita medica effettuata sul testimone.

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