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Cronaca Alife

Da testimone oculare a indagato: "E' un dovere raccontare ciò che si vede"

Catalano ha assistito ad un incidente stradale mortale ma la sua versione non corrisponde alle conclusioni dei periti: "Fiducia nella magistratura"

Da testimone oculare ad indagato per 'falsa testimonianza'. E' stato questo il percorso di Ersilio Catalano di Alife che si è ritrovato notificato un avviso di garanzia per aver fatto il proprio "dovere di cittadino onesto". 

Catalano nel 2012 assistette ad un incidente, avvenuto ad Alvignano nei pressi di Villa Ortensia. "Stavamo tornando da Caserta quando un'auto invase la carreggiata opposta ed impattò contro un'altra. Ci fermammo e chiamammo il 118, provando a prestare anche soccorso alle persone ferite", racconta a CasertaNews. Purtroppo due persone persero la vita pochi giorni dopo l'incidente. "Quando lo venimmo a sapere decidemmo di fornire la nostra testimonianza". Prima con le forze dell'ordine e poi durante il processo per omicidio colposo avviato a Santa Maria Capua Vetere. 

"Nel 2019 abbiamo testimoniato poi abbiamo saputo che l'imputato era stato assolto". A distanza di due anni, però, quella testimonianza è finita agli atti della Procura che ha notificato un avviso di garanzia per falsa testimonianza in quanto "la nostra versione dei fatti non sarebbe corrispondente alle conclusioni dei periti sulla dinamica dell'incidente". 

Ed ora l'indagine a suo carico, per la quale ha dato incarico al suo legale di fiducia, l'avvocato Emanuele Sasso. "Noi abbiamo fatto solo il nostro dovere da cittadini onesti. Dire con onestà e senso civico 'io c'ero' e raccontare quanto abbiamo visto. E' questo quello che si deve fare, anche alla luce di questa esperienza che ora sto vivendo, ed indipendentemente da come andrà lo rifarei perché ho fiducia nella magistratura. Questa mia esperienza non proprio positiva - conclude - Non può essere il motivo per tirarsi indietro". 

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