L'appalto da 3,6 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture per videosorveglianza e monitoraggio ambiente indetto dall'Asi di Caserta, nell'ambito del contrasto al fenomeno dei roghi e degli sversamenti nella "Terra dei Fuochi", non supera lo scoglio del Tar. I giudici amministrativi del tribunale di Napoli, infatti, hanno accolto il ricorso presentato dalla Leonardo che ha impugnato l'aggiudicazione dei lavori al Consorzio Conpat annullandolo. 

La società, arrivata seconda all'esito delle procedure di gara, ha rilevato una serie di anomalie nell'aggiudicazione. In primis è stato segnalato un possibile aggravio dei costi per la trasmissione delle immagini attraverso una connessione a pagamento (espressamente esclusa dal progetto esecutivo). Inoltre, la stessa qualità dell'offerta era più bassa rispetto al punto che non rendeva possibile il face detection (il riconoscimento facciale) se non a una distanza di 7 metri, quasi la metà rispetto a quanto previsto nel capitolato. Circostanze che avrebbero dovuto portare ad un minor punteggio nella valutazione dell'offerta e quindi all'aggiudicazione proprio alla Leonardo. 

Ma non solo. Per la società ricorrente il Consorzio Conpat non avrebbe avuto i requisiti per partecipare alla gara indetta dall'Asi. Il consorzio, infatti, avrebbe attestato di aver realizzato lo stesso impianto per il Comune di Formicola ma dalle verifiche fatte dalla Leonardo questa circostanza non risulterebbe vera. 

I giudici hanno ritenuto fondato il ricorso relativo agli oneri aggiuntivi per la spesa della trasmissione via internet attraverso un provider esterno e pertanto il Collegio giudicante - presieduto dal giudice Gianmario Palliggiano - non è entrato nell'analisi delle ulteriori doglianze annullando l'aggiudicazione.

Respinto invece il ricorso presentato da Conpat per "escludere" la Leonardo dalla gara.