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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

L’ex sindaco denuncia l’estorsione 12 anni dopo l’omicidio del padre

Giuseppe Granata ha fatto scattare l’indagine dei carabinieri dopo la richiesta

Dodici anni dopo gli sarà sembrato di rivivere l’incubo che gli aveva strappato dalle braccia il papà. Ma, oggi, i risvolti sono stati diversi. Perché Giuseppe Granata, ex sindaco di Calvizzano (in provincia di Napoli) ha denunciato ai carabinieri l’uomo che si era presentato allo stabilimento balneare che gestisce a Castel Volturno chiedendogli soldi “per le famiglie dei carcerati”. Una richiesta simile a quella che aveva avanzato in passato il clan dei Casalesi al padre, Raffaele, ammazzato nel luglio 2008 proprio davanti al lido.

Giuseppe Granata, come riporta l’Ansa, non solo si è rifiutato di pagare ma ha anche deciso di denunciare subito il suo aguzzino, un 35enne dell'hinterland napoletano, che voleva costringerlo a versare denaro per sostenere le famiglie dei carcerati. Granata è il titolare di uno stabilimento balneare, il lido 'La Fiorente', che nel luglio del 2018 divenne teatro di un grave fatto di sangue, un omicidio compiuto dai rimasugli dell'ala stragista del clan dei Casalesi, quella facente capo alla fazione Bidognetti, per lungo tempo guidata dal killer Giuseppe Setola, pluricondannato all'ergastolo e autore di numerosi omicidi e di due stragi.

Un assassinio, quello del papà di Giuseppe, che si chiamava Raffaele Granata, maturato proprio per punire l'uomo che si era rifiutato di pagare la tangente alla camorra. Granata, allora 70enne, fu ammazzato perché qualche giorno prima aveva cacciato due estorsori che erano venuti a chiedere la tangente per conto del clan Bidognetti di Casal di Principe.

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