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Cronaca

Chiede il pizzo all'ex sindaco: condannato

Brancaccio incassa 4 anni di reclusione. La richiesta nella piscina spendendo la figura del 'coccodrillo'

Quattro anni di reclusione per Domenico Brancaccio, 30enne, accusato di tentata estorsione nei confronti dell'ex sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio. E' stata questa la decisione del giudice di Napoli Nord all'esito del processo celebrato con rito abbreviato. 

Secondo l'accusa, il 30enne si sarebbe recato avrebbe avvicinato l'ex primo cittadino in una piscina di Succivo e gli avrebbe chiesto la tangente. Per essere più convincente riferì di essere stato mandato dai "compagni di Cesa" ed in particolare di Antonio Cristofaro, esponente dei Caterino-Ferriero e soprannominato "il coccodrillo" per la pratica di minacciare le vittime delle estorsioni con un caimano. In particolare, Domenico Brancaccio avrebbe riferito di aver ricevuto un ordine dal carcere da parte di Cristofaro (non indagato in questo procedimento). Fatto per cui la Procura aveva contestato anche l'aggravante della finalità mafiosa, esclusa sin dalle prime battute dal gip. 

La vittima invitò il 30enne a tornare in un secondo momento. Nel frattempo denunciò tutto ai carabinieri. Vennero così avviate le indagini. Quando Brancaccio si recò nuovamente presso la piscina per riscuotere la tangente ad attenderlo c'erano le cimici dei carabinieri che ripresero la richiesta estorsiva.  

Si attendono ora le motivazioni. Poi il difensore dell'imputato, l'avvocato Mirella Baldascino, valuterà se proporre o meno appello. 

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