La invitò a salire in macchina chiedendole di avere un rapporto sessuale, poi le sbarrò la strada con l'auto. Per questo motivo un uomo, Vincenzo C., è finito sotto processo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere con l'accusa di violenza privata.

Stamattina è stata ascoltata la vittima dell'episodio, avvenuto nell'estate del 2016 a Castel Volturno, in una strada a fondo cieco della Domitiana. La ragazza, secondo quanto spiegato al giudice, ha raccontato la vicenda. "Era il 5 agosto 2016 - ha detto - Andai a casa di una mia zia e stavo facendo ritorno a casa. Una persona mai vista prima mi iniziò a seguire con l'auto invitandomi a salire e facendo espliciti gesti che voleva intrattenere un rapporto sessuale. Successivamente mi tagliò la strada con l'auto e mi bloccò il passaggio. Dovetti fare il giro della vettura ed arrivai a casa di corsa in lacrime, ero sconvolta". 

Ma il proprietario di quell'auto non si rassegnò. Anzi tornò alla carica, lui circa 60enne e la giovane vittima di appena 27 anni. A distanza di un mese tornò con la sua vettura grigio scuro che la ragazza ormai aveva memorizzato. Stavolta a farne le spese fu la mamma della giovane che, ascoltata anche lei in tribunale, ha raccontato come "Dopo un mese tornò. A quel punto, vivendo in una strada dove tutti ci conosciamo, gli chiesi se cercasse qualcuno. Lui prima mi disse che si era sbagliato poi mi invitò a salire in auto con un gesto del capo ed infine aprì lo sportello e mi strattonò il braccio. Mi misi a gridare e scesero i miei figli. In quell'occasione mia figlia riuscì a prendere il numero di targa ed andammo dai carabinieri". Dalla targa ed anche attraverso il riconoscimento fotografico il molestatore venne individuato dai carabinieri. 

Il processo, dopo l'escussione delle vittime, è stato rinviato a fine febbraio.