Telecamere puntate sull'omicidio: le immagini nel processo

Comincia almeno a prendere forma la scena dell'omicidio di Aurel Xhili, il rapinatore albanese 22enne, ucciso nel corso di una rapina ai danni di una coppietta in via Campanello a Teverola. 

Stamattina dinanzi alla Corte d'Assise di Napoli si è celebrata una nuova udienza del processo a carico di Clemente Cipresso, di Aversa, e del bulgaro Ivanov Hristov, entrambi alla sbarra con l'accusa di omicidio di Xhili e del tentato omicidio di P.D.C., di Casapesenna e ferito ad una gamba nel corso della rapina, costituitosi parte civile con l'avvocato Guido Diana. Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati 5 testimoni che hanno tutti riferito delle telecamere che hanno ripreso alcuni passaggi prima e dopo il delitto.

Se la telecamera puntata verso il terreno di via Campanello dove venne ritrovato Xhili senza vita mostra un'ombra allontanarsi in una direzione compatibile con quella in cui venne trovata la vittima ci sono altri frame che sono stati attenzionati dagli organi inquirenti. In uno di questi si vedrebbe l'auto di Cipresso giungere in via Campanello. Dal veicolo scesero 2 persone e dopo pochi minuti rientra solo una di loro, Hristov. 

Nel mezzo sarebbero avvenuti i fatti oggetto di contestazione. Xhili e Hristov avvicinarono la coppietta di giovani per rapinarla. Ne nacque una colluttazione tra P.D.C. e Xhili nel corso della quale vennero esplosi dei colpi di pistola. Uno centrò il ragazzo di Casapesenna alla gamba, l'altro andò a segno su Xhili che poi si sarebbe allontanato spirando poco distante. Questa la ricostruzione dei fatti. Una scena che sta prendendo man mano forma nel corso del processo. La prossima udienza si celebrerà all'inizio ottobre.