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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Recale

Tangenti all'Asl, annullata l'ordinanza a carico del patron di TvLuna

Piccirillo è libero: cade anche l'obbligo di dimora

Il tribunale del Riesame di Napoli chiude, anche per la parte cautelare, la delicata vicenda che ha interessato l’imprenditore Pasquale Piccirillo, 55 anni originario di Recale ma residente a Caserta, finito agli arresti domiciliari nei mesi scorsi in seguito ad un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere relativamente ad una tangente pagata ad un funzionario dell’Asl. Dopo che la Cassazione aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare, oggi il Riesame ha messo la parola fine, cancellando anche l’obbligo di dimora a Caserta che era rimasto al patron di TvLuna, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Giovanni Cantelli.

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nelle scorse settimane, ha chiuso le indagini su Piccirillo e le altre persone coinvolte (tra cui l’ex vice sindaco di Caserta Pasquale Corvino con la sorella). A Piccirillo, invece, viene contestato di aver corrotto il dipendente dell’Asl di Caserta Martucci: l’accordo prevedeva l’accorpamento dei 5 piani di rientro gravanti sulla ‘SDP srl’ (il centro odontoiatrico accreditato dell’imprenditore di Recale) in un unico piano di rientro attraverso l’abbattimento non solo della quota interessi ma anche parte della quota capitale, così generando un risparmio complessivo di circa 250mila euro. Martucci, come confermato nel corso dell’interrogatorio del 19 giugno, ricevette da Piccirillo 4mila euro.

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