ADDIO SALVATORE Gli amici sotto shock per il folle gesto
Tanti messaggi in ricordo del 43enne che si è dato fuoco nella sua auto
Non si danno pace gli amici di Salvatore Avellino, il 43enne che si è ucciso nella mattina di giovedì dandosi fuoco nella sua auto in via Clanio, ad Orta di Atella. Separato e con due figli, proprio ai due bambini è rivolta una parte della lettera pubblicata alle 4 del mattino di ieri su Facebook, poco prima di recarsi nel luogo in cui Salvio, così era chiamato dagli amici, ha deciso di trovare la morte.
Segnali di malessere che già in passato erano emersi, come racconta Giovanni: “Mi fermasti due mesi fa vicino al parco Aprovitola in via Clanio piangendo, dicendo che ti fidavi di me e volevi che parlassi con tua moglie per tornare insieme, che non riuscivi a vivere senza di lei e dei tuoi figli”.
Tanti i commenti alla lettera postata sul social network, molti di stupore e commozione per un gesto folle e incomprensibile. “Mi viene da piangere e ho la pelle d'oca”, scrive Gina, mentre i suoi vecchi amici ricordano i tempi andati trascorsi insieme a ridere e scherzare. “Tre giorni fa scambiammo due chiacchiere – scrive Luca - è assurdo pensare a tutto ciò. Ti ricorderò come eri, col tuo sorriso, le tue battute, la tua voglia di lavorare, sei e rimarrai sempre un grande uomo”.