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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Strage in discoteca, il figlio del boss incastrato dalle intercettazioni

Di Puorto e gli altri 5 membri della "banda dello spray" arrestati per la tragedia di Corinaldo

Ridevano della tragedia costata la vita a 6 persone e che ha provocato il ferimento di altre 200. Sono state anche le intercettazioni ad incastrare la “banda dello spray”, i sei giovanissimi responsabili della strage alla discoteca ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo (Ancona) dell’8 dicembre 2018. 

Tra i sei c’era anche Ugo Di Puorto, 19enne nato di Aversa e con la famiglia originaria dell’agro aversano. Proprio Di Puorto ha un ‘profilo’ particolare: è infatti il figlio del ras dei Casalesi Sigismondo Di Puorto, referente del clan nel Modenese catturato da latitante nel 2010.

La sera della tragedia di Corinaldo i componenti della banda dello spray al peperoncino che scatenarono il panico alla Lanterna Azzurra incontrarono Sfera Ebbasta, il rapper atteso alla discoteca della strage, in un'area di servizio. I ragazzi, come scrive AnconaToday riportando l’ordinanza del gip, "rammentano il fatto che, durante il viaggio di ritorno, presso un'area di servizio, avevano incontrato l'artista Sfera Ebbasta" e uno di loro era quasi intenzionato a rubargli la collana: "Se non era stato per i morti te lo giuro (...) lì, gliela faceva". Nella conversazione si sente uno degli indagati dire "Sfera Ebbasta è solo un pagliaccio (...) lo schifo è una m..., ha rovinato tutto fra". E un altro: "Pensa fra che affamato quella sera lui è andato all'Altro Mondo e poi doveva venire lì" ; "doveva fare due serate (...)". A un certo punto i ragazzi ricordano l'incontro con il trapper: "io lo schifo proprio come persona.., ci stavo per litigare in autogrill lo stavo per bussare quel figlio dì (...) diceva con quella faccia da (...) e la collana così fuori". E la replica: "la collana quella con la chitarra fra... li se non era stato per i morti te lo giuro (....) lì gliela faceva, lo guardava in un modo…".

In una seconda intercettazione, sei mesi dopo la strage di Corinaldo, due dei sei giovani arrestati di ritorno dall’ennesima rapina, al Parco della Musica, parlano proprio dei fatti dell’8 dicembre 2018. Ripensando a quella sera, scrive ‘La Repubblica’, Andrea Cavallari e Souhaib Haddada “sorridono”.  “Te lo ricordi alla La…”.,”Si”, risponde l’altro. “Tre! Tre!”., “Si!”, replica l’altro. “Tre, e belle erano”, commenta il primo, col secondo che risponde “Che spettacolo!”.

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