In attesa dell’esito degli esami tossicologici e alcolemici, resta indagato e a disposizione dell’autorità giudiziaria di Nola l’autista, Pasquale Cangelosi, 50 anni di Palermo, alla guida del tir che ieri mattina ha travolto sulla Statale 7 bis Nola-Villa Literno, una squadra di cinque operai che effettuavano lavori di manutenzione. L’ipotesi di reato, è quella di omicidio stradale, di recente introdotta nell’ordinamento giudiziario italiano. La sua posizione rimarrà al vaglio della Procura di Nola fino al risultato dei test. Potrebbe essere stata colpa di una distrazione del conducente del mezzo pesante, oppure l’eccessiva velocità del tir o ancora che il cantiere non fosse stato adeguatamente segnalato. La polstrada lavora su più fronti. Sequestrato anche il telefonino di Pasquale Cangelosi. Sotto esami i tabulati del cellulare per capire se un’eventuale distrazione sia derivata dall’uso del telefono. Gli operai che hanno perso la vita sonoAntonio Di Maio di 58 anni di Marcianise, e Roberto Mottola, 36enne di Capodrise. La sua casa di quest’ultimo è in via Cavour 10, al confine traMarcianise e Capodrise. Roberto era sposato da sette anni con la moglie Filomena. Hanno già un bimbo di tre anni, ma sua moglie è di nuovo incinta al quarto mese. Il secondogenito nascerà senza padre mentre l’intera famiglia chiede giustizia.

Anas, intanto, comunica che è stata riaperta nella notte la strada statale 7/bis “di Terra di lavoro”, con l’istituzione del restringimento di carreggiata dal km 42.9 al km 43.2. Si viaggia sulla corsia di sorpasso in direzione Nola