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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Parete / Via Giacomo Matteotti

Sparatoria in strada: l’imprenditore ha subito ‘pressioni’ da Katia Bidognetti e dal marito

Falco denunciò di essere stato costretto ad acquistare vino dagli eredi del capoclan

Costretto ad acquistare il vino per la villa Mama di Cellole per evitare “conseguenze”. Federico Falco, imprenditore aversano protagonista di una sparatoria stanotte con quattro persone in via Matteotti a Parete, è stato già vittima in passato di estorsioni da parte della criminalità organizzata.

LA SPARATORIA A PARETE

L’ultima in ordine di tempo è quella che ha subito da Katia Bidognetti e dal marito Giovanni Lubello, rispettivamente figlia e genero del capo clan dei Casalesi Francesco. Fu proprio Falco, insieme al socio, a raccontare agli inquirenti delle pressioni subite prima da Lubello e poi da Katia Bidognetti per l’acquisto di una partita di vino per la villa per cerimonie Mama di Cellole.

LA RICOSTRUZIONE DELL'IMPRENDITORE

“Lo abbiamo preso per evitare ritorsioni” affermò l’imprenditore sostenendo davanti agli inquirenti che, in quel momento storico (siamo nel 2010, nda) non c’era la necessità di tale acquisto. L’episodio è stato poi contestato dalla Dda proprio alla figlia di Bidognetti che è oggi sotto processo, con rito abbreviato, al tribunale di Napoli in seguito ad una maxi inchiesta proprio contro il clan Bidognetti.

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