Spari fuori al bar della Movida, la vittima racconta l'orrore ai giudici
Il ragazzo intervenuto per sedare una rissa e ferito con un colpo di pistola
Era intervenuto per sedare una lite tra due gruppi di giovani ed è stato sparato ad una gamba. E' stata questa la ricostruzione della vittima della sparatoria che si è consumata dinanzi al bar Etoile di Aversa lo scorso 6 giugno.
Stamattina, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Cioffi del tribunale di Napoli Nord, si è celebrata la prima udienza a carico di Franco Moccia, Gennaro Palma e Nicola Di Santo, residenti tra Casapesenna ed Aversa, accusati di tentato omicidio (Moccia) e detenzione illecita di una pistola (Palma e Di Santo). Dopo la costituzione delle parti il processo è partito dal racconto della vittima della sparatoria.
Il giovane, costituitosi parte civile con l'avvocato Michele Di Domenico, ha riferito di non conoscere le persone che stavano litigando e di essere intervenuto solo per sedare la rissa. Fu a quel punto che uno dei ragazzi tirò fuori una pistola e gliela puntò contro. Fu grazie al provvidenziale intervento di una terza persona che abbassò l'arma che venne ferito ad una gamba. Il processo riprenderà a fine dicembre. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nando Letizia, Mirella Baldascino e Massimo D'Errico.
La vicenda della sparatoria destò molto scalpore ad Aversa, anche perché il luogo dove è avvenuto è tra i punti di maggior ritrovo dei ragazzi nella Movida. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che hanno indagato sul caso, la sera del 6 giugno all'interno del locale era nata una discussione tra uno dei ragazzi ed un minorenne, di appena 17 anni (la cui posizione è stata stralciata). Dalle parole si passò ben presto ai fatti con un vero e proprio capannello di persone pronte a darsele di santa ragione, per l'uno e l'altro schieramento. Gli animi si accesero e il minorenne tirò fuori un coltello: a quel punto uno degli imputati mostrò una pistola che aveva nella cintola. La rissa si spostò fuori al locale dove venne ferito il malcapitato.