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Cronaca Orta di Atella

Sparato in auto: il figlio del ras dei Casalesi 'fermato' prima della scarcerazione

Un vizio di forma aveva fatto sperare nella libertà, ma è arrivata una nuova ordinanza

L'illusione della libertà: scarcerato per un vizio di forma ma contestualmente viene emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere. È quanto disposto dal Giudice delle Indagini Preliminari Simone Farina del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di Raffaele Mundo, figlio di Salvatore Mundo alias o' mister, ras del clan dei Casalesi, e della sorella di un collaboratore di giustizia. Il ragazzo è accusato di tentato omicidio premeditato, derenzione e porto abusivo di armi da sparo.

Un difetto di notifica ha fatto sì che Mundo potesse pregustare la libertà, illusoria giacché il Giudice delle Indagini Preliminari Simone Farina del Tribunale di Napoli Nord ha ritenuto che "la misura detentiva intramuraria appare non solo l'unica adeguata a prevenire il rischio di recidivanza ma anche l'unica proporzionata alla gravità dei fatti”, riapplicando quindi la stessa misura cautelare nei confronti del 23enne per le stesse motivazioni.

Raffaele Mundo venne tratto in arresto il 17 luglio scorso dai carabinieri della stazione di Orta di Atella e dai colleghi del Norm della Compagnia di Marcianise in un appartamento a Minturno preso in locazione e condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere dopo l'espletamento di un'attività di indagine conclusasi dopo soli 26 giorni supportata da riscontri tecnici, perizie balistiche e medico legali nonché intercettazioni ambientali che hanno portato all'individuazione di Raffaele Mundo quale autore del gesto omicidiario ai danni di A. C., 23 enne di Orta di Atella, incensurato con una sola segnalazione per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

Dissapori personali ed un presunto 'rispetto violatoì’ dei territori su cui c'era la propria egemonia avrebbero spinto Raffaele Mundo il 21 giugno scorso ad attirare in una trappola la sua vittima con la complicità di due persone, la convivente more uxorio A. E. ed un amico, F. L. R. con una lunga sfilza di precedenti che risultano iscritti nel registro degli indagati.

Mundo aveva dato appuntamento a A. C. in via Vivaldi ad Orta di Atella e quest'ultimo vi si era recato accompagnato da un suo amico A. P. gravato da numerosi precedenti a bordo di una Renault Twingo condotta da A. P. La vittima A. C. era seduta sul sedile del passeggero intenta a fumare con il conducente del veicolo A. P. quando ha visto scendere da una Mini Countryman condotta da F. L. R. un uomo preceduto da una donna che si avviavano verso la loro vettura.

Mundo, senza proferire parola, ha estratto una pistola ed ha esploso un colpo d'arma da fuoco all'indirizzo di A. C. frantumando il vetro della portiera anteriore lato passaggero della Renault Twingo per poi risalire nella propria auto insieme alla compagna A. E. e darsi alla fuga. A. P. trasportò l'amico ferito presso il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio a Frattamaggiore per poi allontanarsi. A. C. dalle prime visite dei sanitari riportava una ferita d'arma da fuoco con foro d'ingresso in regione bicipite brachiale destro e con foro d'uscita in zona mediale dello stesso braccio. Una lesione che il 23enne atellano spiegò in modo frammentario e con ritrosia. A seguito dell'attività investigativa dei carabinieri si individuarono gli autori dei reati contestati. Raffaele Mundo assistito dal suo legale Vittorio Giaquinto dovrà chiarire la propria posizione in sede di Riesame.

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