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Cronaca Castel Volturno

Centrale dello spaccio di droga: 22enne lascia il carcere dopo 3 mesi

Concessi i domiciliari a Della Monica ma sarà confinato fuori dalla Campania

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per Riccardo Della Monica, 22enne di Castel Volturno, ritenuto uno degli 11 pusher dell'asse Mercato San Severino - Castel Volturno che si rifornivano dai narcos africani dei Palazzi Grimaldi per rivendere la droga nei propri comuni di residenza. È quanto deciso dal Giudice delle Indagini Preliminari Federica Villano del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha accolto l'istanza del difensore di Della Monica, l'avvocato Ferdinando Letizia, disponendo per il 22enne castellano la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari in altra regione oltre all'applicazione del 'braccialetto elettronico'.

Riccardo Della Monica è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere nell'ottobre 2021 nell'ambito di una operazione sul market della droga tra Salerno e Castel Volturno poiché ritenuto responsabile di episodi di detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Ben 11 furono le misure cautelari emesse dal gip Rosaria Dello Stritto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico di Vincenzo  De Salvatore, 34 anni di Mercato San Severino, Antonio Pellegrino, 34 anni di Mercato San Severino, Gerardo Ungaro, 35 anni di Siano, Riccardo Della Monica, 22 anni di Castel Volturno, Pietro Salvati, 31 anni di Nocera Inferiore, Rita Mazzocchi, 30 anni di Mercato San Severino, Gerardo Rescigno, 56 anni di Mercato San Severino, Maria Canta, 47 anni di Mercato San Severino, Daniele Di Benedetto, 29 anni di Salerno, Raul Serafina Barau, 35 anni di Santa Maria La Fossa, Rocco Bifulco, 29 anni di Castel Volturno.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri sammaritani in particolare dai militari della stazione di Grazzanise gli 11 pusher si sarebbero resi responsabili di oltre 400 episodi di cessione di sostanze stupefacenti perlopiù eroina e cocaina in soli 18 mesi. Si rifornivano a Castel Volturno dai narcos africani ancora attivi nonostante le innumerevoli retate ed il sequestro delle fatiscenti strutture dei Palazzi Grimaldi per poi rivendere la merce acquistate nei loro comuni di residenza. In particolare i pusher salernitani contattavano i narcos  africani al telefono e senza troppi giri di parole fissavano un appuntamento a Castel Volturno e lì avveniva l'acquisto col conseguente ritiro con cadenza quasi giornaliera dove venivano ritirati dai 50 a 100 gr di droga giornaliera per esser piazzata nelle rispettive piazze di competenza.

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