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Cronaca Capua

Spaccio di droga con delivery, 5 condanne

Pene ridotte rispetto alle richieste della Procura per l'inchiesta sulla rete di spacciatori

Cinque condanne per lo spaccio di droga tra Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Capua, Caserta e Caivano. Sono quelle pronunciate dal gup Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine del processo con abbreviato.

Il gup ha inflitto 5 anni per Antonio Di Rienzo, di Capua, stessa pena per la compagna Lucia Amendola; 4 anni e 8 mesi per Gianluca Coppola; 2 anni e 8 mesi per Biagio De Gennaro, 2 anni per Antonio Crispino. Pene minori rispetto alle richieste della Procura che aveva invocato condanne tra i 6 anni e 8 mesi ed i 4 anni. Hanno retto, sia pure in parte, le argomentazioni difensive con il riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti gli imputati. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Luca Viggiano, Giuseppe De Lucia, Umberto Pappadia ed Annamaria Ferriero. 

Le indagini dei carabinieri avevano fatto luce su diverse cessioni di stupefacenti (hashish, marijuana, cocaina e crack) a diversi clienti tra Curti, San Prisco, Casapulla, Santa Maria Capua Vetere e comuni limitrofi. La droga veniva consegnata o presso l'abitazione degli indagati ma anche portata direttamente a casa dei clienti in una sorta di servizio delivery adottato dai pusher. Dalle intercettazioni lo stupefacente veniva indicato con nomi criptici, come caffè, biglietti, bollette e così via. Un linguaggio che i militari sono riusciti a decifrare risalendo all'attività di spaccio di droga.

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