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Cronaca Sessa Aurunca

Sorvegliato speciale non risponde ai carabinieri, assolto "perchè dormiva"

Il giudice monocratico del tribunale sammaritano accoglie la tesi difensiva: il fatto non sussiste

Lo condannano per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale perché non risponde ai controlli dei carabinieri: assolto perché dormiva. È la vicenda giudiziaria che ha coinvolto H. S. 30enne di Piedimonte di Sessa Aurunca, destinatario di un decreto applicativo della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Piedimonte, frazione di Sessa Aurunca, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Tra le prescrizioni imposte c'era il divieto di rincasare non più tardi delle 21 e di non uscire dalla propria abitazione prima delle 7 del mattino. A seguito di un controllo avvenuto nel settembre 2018 dai carabinieri della stazione di Cellole, il 30enne non rispose alle sollecitazioni dei militari. I carabinieri dopo tre mancate risposte accettarono che non si trattasse di un caso di evasione. H. S. rispose molte ore dopo i richiami dei militari.

Il difensore, l'avvocato Giuseppe Di Monaco, ha dimostrato che l'imputato non si era mai allontanato dal proprio domicilio ed essendo l'orario dei controlli dei carabinieri, in tarda serata, semplicemente si era addormentato. Il riposo notturno era il motivo della mancata risposta ai richiami dei militari. Tesi che ha convinto il giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Stravino a pronunciare formula assolutoria nei confronti di H. S. perché il fatto non sussiste.

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