rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Casapesenna

Soldi di Zagaria, difesa Inquieto prova a smontare teorema Dda

Concluse le arringhe, sentenza attesa per febbraio. Procura chiede conferma condanna a 16 anni

Sentenza d'Appello attesa per la prima decade di febbraio per Nicola Inquieto, l'imprenditore di Casapesenna accusato di aver riciclato i soldi del clan nelle sue imprese edilizie a Pitesti, in Romania.

Nel corso dell'udienza celebrata in Corte d'Appello a Napoli si è assistito all'arringa dell'avvocato Sergio Cola che, con Giuseppe Stellato e Nicola Marino, difende l'imputato. Il legale ha provato a smontare le tesi della Dda sia entrando nel merito di alcune intercettazioni sia sottolineando come da una perizia contabile, depositata dalla difesa, non emergerebbero flussi di denaro di provenienza illecita come sostenuto dall'antimafia. 

Si torna in aula a febbraio per le repliche della Procura e la sentenza. Il procuratore generale nel corso della sua requisitoria ha invocato la conferma della condanna inflitta in primo grado a 16 anni di reclusione. 

Per l'accusa Inquieto avrebbe partecipato al 'business' dei Casalesi fino al 2016. Le indagini su Nicola Inquieto hanno consentito di individuare un imponente patrimonio societario ed immobiliare in Romania, tra imprese di costruzione, centri benessere, varie centinaia di appartamenti già ultimati o in costruzione. Tutto realizzato, secondo l'ipotesi della Procura Antimafia, con i capitali di Michele Zagaria a cui la famiglia Inquieto era particolarmente legata.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Soldi di Zagaria, difesa Inquieto prova a smontare teorema Dda

CasertaNews è in caricamento