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Cronaca Parete

21 ARRESTI I soldi delle truffe spesi per droga e al Bingo

Pezone e la moglie Ucciero, leader del sodalizio, 'investivano' così i soldi incassati

L'operazione portata a termine martedì dai carabinieri di Parete ha permesso di sgominare una banda dedita alle truffe telefoniche ed arrestare 21 persone. Ci sono tanti giovani (ben in 9 sono nati dal 1991 in poi) e un ragazzo, Nicola Macchione, che compirà 20 anni il prossimo 30 agosto. Bisogna però fare una prima distinzione tra gli organizzatori e coloro che hanno fatto parte di questo raggiro. Ci sono alcuni ragazzi, così come emerge dall'ordinanza, che sono finiti in questa indagine avendo 'incassato' solamente pochi euro consapevoli però di aver fatto qualcosa di illecito.

In particolare dall'ordinanza risulta che i due organizzatori, Raffaele Pezone di Parete e la moglie Gilda Ucciero, hanno spesso approfittato di alcune persone di Parete in grossa difficoltà economica promettendo loro dei 'rimborsi' in caso di attività illecite. Ma, alla fine, il grosso dei soldi è stato incassato da marito e moglie. "Pezone spendeva i soldi in stupefacenti - viene riportato nell'ordinanza - mentre la moglie spendeva centinaia di euro al Bingo".

La somma più alta richiesta è stata ad una donna di Modena che aveva pubblicato un annuncio per effettuare ripetizione scolastiche: chiesti 12mila euro. Il modus operandi era sempre lo stesso: veniva chiesto ad alcuni ragazzi che avevano bisogna di soldi di aprire la carta postepay e per l'attivazione venivano promessi pochissimi spiccioli, dai 15 ai 50 euro. Poi al momento invece di prelevare i soldi se veniva interessato l'intestatario della scheda veniva corrisposto un ulteriore rimborso di 150 euro fino ad massimo di 400 ma molto spesso i soldi venivano prelevati non dagli intestatari delle carte postepay.

Le truffe avvenivano spesso in una vettura in piazza del Popolo a Parete oppure in alcuni bar della zona. Mentre la maggior parte dei proventi venivano nascosti a Mugnano di Napoli.

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