La Procura 'stoppa' la restituzione di 1,8 milioni ad imprenditore: sequestro 'bis'
Il provvedimento d'urgenza dopo la decisione del Riesame. Il denaro era in casa
La Procura 'stoppa' la restituzione della somma di oltre 1,8 milioni di euro rinvenuta in contanti nell'abitazione della madre degli imprenditori Luigi e Giuseppe Rea, considerata la dimora abituale di quest'ultimo.
Dopo la revoca del sequestro da parte del tribunale del Riesame di Napoli è arrivato oggi un nuovo provvedimento di sequestro d'urgenza del denaro che resta, dunque, nelle mani degli inquirenti in attesa di convalida da parte del gip. Rea è tra le persone destinatarie di un decreto di perquisizione nell'ambito dell'indagine - avviata da un esposto anonimo - che ha messo al centro i contatti dell'ex consigliere regionale dell'Udeur Nicola Ferraro, di Casal di Principe, che avrebbe tentato di monopolizzare il settore della sanificazione delle strutture sanitarie in Campania.
Nel corso della perquisizione dello scorso 4 ottobre, in casa della madre (dove vivrebbe Giuseppe Rea), venne rinvenuta la somma di denaro contante. Pochi giorni fa il tribunale del Riesame ha accolto le argomentazioni dei difensori - gli avvocati Guido Diana e Sabato Graziano - disponendo il dissequestro e la restituzione del denaro agli interessati. Per la difesa si tratterebbe di guadagni nel corso del tempo. L'azienda dei Rea, attiva nel settore delle sanificazioni dal 1985, negli ultimi 20 anni ha generato un volume d'affari complessivo di circa 60 milioni complessivi come ribadito dai difensori al Riesame.
Ora il 'sequestro bis'.