Si conclude con un'assoluzione la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Malik Donkor, l'operatore del Centro Sociale ex Canapificio di Caserta accusato di essersi impossessato da richiedenti asilo e rifugiati facenti parte del progetto Sprar di parte della loro spesa settimanale e delle spese relative al vestiario. 

La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Vitale della Terza Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Per il magistrato "il fatto non sussiste". Malik era stato denunciato e licenziato da altri attivisti dell'ex Canapificio. Dopo quella denuncia aveva a sua volta querelato l'associazione per gli stessi motivi: la cattiva gestione dei fondi Sprar. 

Un processo lungo oltre 4 anni e che si è concluso oggi. Malik, difeso dall'avvocato Luciano Fabozzi, è innocente. Lo stesso pubblico ministero in udienza aveva chiesto l'assoluzione.