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Cronaca

Il Comune non paga la società di rifiuti, il caso finisce in Corte d'Appello

La Gesia spa presenta un nuovo ricorso contro l'Ente per sentirlo condannare al pagamento di 74mila euro

Società di smaltimento rifiuti accusa il Comune di non aver pagato le fatture emesse per il servizio e fa partire una 'battaglia' giudiziaria. Finisce alla Corte d'Appello di Napoli la vicenda che vede protagonisti il Comune di Caserta e la Gesia spa, affidataria per dodici mesi (nel 2016) del servizio di smaltimento mediante trattamento biologico dei rifiuti urbani.

Il caso ha inizio ad ottobre del 2016, quando il dirigente comunale del settore Ambiente ed Ecologia rileva una serie di inadempienze della società e dispone la risoluzione del contratto. A novembre dello stesso anno, l'amministratore unico della Gesia spa trascina l'Ente di piazza Vanvitelli dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere accusandolo di non aver pagato circa 202mila euro di fatture emesse dal 7 marzo al 15 settembre e chiedendo dunque ai giudici di condannarlo al pagamento delle stesse e di dichiarare la risoluzione del contratto "infondata in fatto ed in diritto". Richieste rigettate dai giudici del tribunale sammaritano, con sentenza del 12 ottobre 2020, dopo aver rilevato che "parte della somma (di circa 202mila euro, ndr) richiesta della società fosse stata pagata dall'Ente".

Ma la sentenza del tribunale sammaritano non ha fermato la Gesia spa, che con atto notificato l'11 novembre 2020 ha deciso di ricorrere dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli contro il Comune di Caserta per sentirlo condannare, questa volta, al pagamento di 74mila euro. Ed è per questo che il dirigente comunale Salvatore Massi ha conferito incarico all'avvocato Lidia Gallo di difendere il Comune in giudizio.

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