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Cronaca Maddaloni

Debito con lo Stato, assolto gestore slot

Era accusato di peculato ed appropriazione indebita

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in composizione collegiale, ha accolto la tesi difensiva ed ha assolto Vittorio Cosimo, imputato dei reati di peculato ed appropriazione indebita aggravata. 

L'uomo, quale amministratore della Play World di Maddaloni, società esercente l’attività di gestione di slot, quindi in qualità di incaricato di pubblico servizio, avrebbe omesso di versare alla società concessionaria dello Stato per la riscossione dei proventi del gioco mediante apparecchi da divertimento, somme di denaro destinate all’Erario ed alla concessionaria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La difesa, rappresentata dall'avvocato Goffredo Grasso, attraverso una lunga ed articolata istruttoria dibattimentale, consistita nell’escussione dell’amministratore giudiziario - nominato nell’ambito del correlato procedimento di prevenzione - e nell’acquisizione di copiosa documentazione, ha dimostrato che l’imputato, all’epoca dei fatti, non solo restituì il Pda, ma le poche somme non versate all’Erario erano state oggetto di investimenti effettuati nell’anno antecedente, che, unitamente ai concomitanti accadimenti, avevano determinato il disavanzo finanziario della società Play World; disavanzo che, di fatto, a sua volta, aveva condotto la società in amministrazione giudiziaria al mancato pagamento del Preu (Prelievo Erariale Unico) ed alla sua messa in liquidazione.

Il Collegio Giudicante ha assolto così l’imputato, difeso dall'avvocato Goffredo Grasso, sia dal reato di appropriazione indebita aggravata perché il fatto non sussiste sia dal reato di peculato perché il fatto non costituisce reato.

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