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Cronaca Casapesenna

Sistema Medea: tre imprenditori prosciolti. Uno torna libero dopo un anno

L'indagine avviata nei loro confronti si era chiusa con un'archiviazione e non era mai stata riaperta

L'indagine a loro carico era stata archiviata 2017 e mai riaperta. Per questo i giudici del tribunale di Napoli Nord hanno prosciolto dall'accusa di concorso esterno in associazione camorrristica gli imprenditori Giuseppe Capaldo, difeso dagli avvocati Federico Simoncelli e Luca Viggiano, Orlando Fontana e Gennaro Licenza, difesi dall'avvocato Giuseppe Stellato, coinvolti nell'inchiesta sul sistema "Medea", cioè sugli appalti per la rete idrica che venivano assegnati a ditte vicine al boss dei Casalesi Michele Zagaria

I giudici della seconda sezione collegiale (Collegio A) del tribunale di Napoli Nord (presidente Marro) oltre a disporre il non luogo a procedere, ravvisato dalle difese in sede di questioni preliminari, hanno anche disposto l'immediata scarcerazione per Giuseppe Capaldo, da un anno ristretto (ingiustamente) proprio per questi fatti. Il processo riprenderà fra una decina di giorni solo per Costantino e Raffaele Capaldo e per l'ex sindaco di Casapesenna Antonio Fontana

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli imprenditori si sarebbero aggiudicati lavori di somma urgenza per 40 milioni di euro riguardanti la rete idrica regionale grazie all'appoggio del clan camorristico guidato da Michele Zagaria. Gli indagati sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Nel collegio difensivo sono impegnati anche gli avvocati Giovanni Cantelli e Maurizio Zuccaro.

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