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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Il sindaco Petrella sottoposto ad ossigenoterapia. "Condizioni stabili"

Il primo cittadino ricoverato alla clinica Pineta Grande dopo una crisi respiratoria. La cognata: "É stato un momento di paura atroce"

Era spaventato e preoccupato per la sua condizione di salute, che era precipitata in poche ore rendendo necessario il trasporto in ospedale presso il presidio Covid della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ma ancor più per la sua famiglia scossa ed incredula davanti ad un virus subdolo e pericoloso. È stata questa l'angoscia provata dal sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella in attesa dell'ambulanza, giunta dopo ore per condurlo presso il presidio Covid castellano il 19 novembre a seguito di una crisi respiratoria. In quell'interminabile attesa nonostante il ricorso all'ossigeno rivelatosi insufficiente, levò lo sguardo verso la moglie ed i figli cercando di rassicurarli con un cenno del capo, un sorriso abbozzato, uno sguardo amorevole seppur velato dal terrore dell'incertezza riguardo ciò che sarebbe successo da lì a poco.

Una situazione surreale ed angosciosa rotta dalla sirena dell'ambulanza, dal rumore della barella che si apriva e che portava via il primo cittadino tra le lacrime dei familiari. "É stato un momento di paura atroce - spiega Francesca Luongo, consigliera comunale nonché cognata del sindaco Petrella - Una volta portato all'ingresso dell'ospedale quando si sono chiuse le porte l'angoscia è stata tremenda perché sapevi di non poterlo vedere più". Un sentimento di impotenza devastante per i familiari dei pazienti che accedono al presidio Covid. Le comunicazioni sono filtrate attraverso un numero dedicato dove un operatore sanitario aggiorna chi, impotente, si trova al di là di quelle porte. La comunicazione però non è imminente e, dopo l'espletamento dell'iter clinico, i congiunti possono sperare di avere notizie. "La cosa più terribile è sapere che è lì e tu sei fuori senza che tu possa incoraggiarlo, tenergli la mano o fargli una carezza - afferma Luongo - Non puoi neppure guardare da lontano, dargli un conforto anche con un semplice sguardo". Nei casi più 'fortunati', dove il quadro clinico lo consente, è possibile effettuare telefonate e videochiamate.

Il sindaco Luigi Petrella è stabile nonostante il ricorso all'ossigeno a causa della violenza del virus che lo rende ancora preda di una polmonite bilaterale. Nonostante ci sia un filtro implacabile, necessario e doloroso tra la sua stanza ed il resto del mondo, l'amore dei suoi affetti non lo lascia solo. Tra una videochiamata ed una telefonata, talvolta con la voce rotta dal pianto o con un sorriso velato di lacrime cerca di ritrovare la speranza che quanto stia vivendo sia solo un incubo da lasciarsi alle spalle.

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