Sindaco assolto dopo i 'problemi coi carabinieri'. "Dopo oltre 4 anni finisce l'incubo"
Il primo cittadino è stato assolto dal Gup della Procura militare: "Il fatto non sussiste". Il capo dell'esecutivo di Liberi annuncia: "Presto uscirà fuori tutta la verità"
“Un incubo che va avanti dall’ottobre del 2017, ora finalmente posso dire che si chiude un brutto capitolo della mia vita”. Il sindaco di Liberi, Antonio Diana, è raggiante perché dopo 4 anni e mezzo può dire finalmente di aver superato una ‘querelle’ giudiziaria tutt’altro che semplice. Nel corso degli anni è stato anche ‘vittima’ di attacchi strumentali da parte dell’opposizione ma “ho sempre creduto nella giustizia, e adesso finalmente posso esultare”.
Il primo cittadino ha raccontato a CasertaNews il suo problema con i carabinieri “di una stazione locale” senza però, per giusti motivi, entrare nel merito della questione che sarà “sicuramente maggiormente approfondita in futuro, magari in una conferenza stampa. Voglio prima presentare la mia versione dei fatti al colonnello dei carabinieri di Caserta”.
In pratica Diana ripercorre la battaglia giudiziaria che è passata dal tribunale ordinario di Santa Maria Capua Vetere a quello della Procura militare. In due occasioni, dinanzi al tribunale ordinario, “il pm aveva chiesto la mia assoluzione” solo che il giudice decise di “trasferire il procedimento alla Procura militare”. E oggi c’è stata l’udienza nella quale il Gup “ha sancito la mia assoluzione perché il fatto non sussiste”. Il primo cittadino ha commentato questa notizia sottolineando che questo 8 marzo è per lui “un giorno memorabile”.
E quindi i ringraziamenti “dal profondo del mio essere in primis la mia famiglia e tutti coloro che mi sono stati vicini e non hanno mai dubitato della mia persona, l’avvocato Amedeo Barletta, che con estrema professionalità ha curato la mia causa facendo emergere la mia estraneità ai fatti, e tutti coloro che, anche solo con una pacca sulle spalle, mi hanno fatto sentire la propria vicinanza”.
Mentre a coloro che hanno strumentalizzato la vicenda giudiziaria “va un pensiero semplicemente perché avevano il chiaro ed unico intento di gettare ombre sulla mia persona e sulla carica che ricopro”.
Citando Kant poi ripercorre la sua storia: “Pazienta per un poco, le calunnie non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo”.
